I protocolli di sicurezza adottati da Centro Florence

PROCEDURE DI ACCESSO

L’organizzazione è volta a minimizzare il numero di persone contemporaneamente presenti nel centro PMA.

Il personale amministrativo deve minimizzare i contatti con i pazienti e lavorare in una posizione schermata rispetto al pubblico.

Fino a completa risoluzione della pandemia il personale sanitario deve indossare, quando indicato, i DPI adeguati alle linee guida in atto.

Con l’eccezione del giorno in cui deve essere effettuata la donazione seminale anche la presenza del partner deve essere ridotta al minimo.

Non è consentito l’accesso di accompagnatori.

Alla coppia è richiesto dotarsi di mascherina.

I pazienti candidati all’accesso in struttura per procedure ambulatoriali di controllo (monitoraggio ecografico, spermiogramma), all’atto della convocazione telefonica, vengono informati circa l’orario di appuntamento, da rispettare per evitare accavallamenti, ed invitati a non essere accompagnati, compatibilmente allo stato di salute, per evitare l’affollamento delle sale d’attesa e dei locali per la visita; pertanto il personale addetto provvede al rispetto di quanto indicato.

Viene stabilito un limite di persone da posizionare in sala d’attesa, a seconda della capienza, rispettando la distanza di 1 metro, raggiunto il quale si chiederà alle pazienti di accomodarsi nella sala di attesa al terzo piano oppure di aspettare al di fuori della struttura qualora sopraggiungano dei ritardi.

Come principio generale viene minimizzato il numero di operatori presenti alle procedure.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Tutte le persone all’interno della struttura sono invitate a mantenere adeguata distanza le une dalle altre e i percorsi di accesso, attesa, accettazione e pagamento sono stati modificati in modo tale da permettere il medesimo distanziamento.

Tutte le persone sono comunque obbligate ad indossare idonea mascherina.

Centro Florence sensibilizza le persone verso un adeguato e frequente lavaggio delle mani. Per ogni evenienza, all’ingresso, nelle aree comuni e negli ambulatori, sono presenti dispenser di gel alcolico.

L’attenzione del personale della struttura verso il distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di protezione, è a sua volta un’efficace modalità di protezione nei confronti dei nostri pazienti.

In occasione dei diversi passaggi del percorso di PMA, vengono utilizzati i dispositivi indicati dalle autorità competenti e dalle società scientifiche.

GESTIONE INTERNA ALLA STRUTTURA

Garantiamo la pulizia secondo protocolli di sanificazione documentati che tengano conto delle raccomandazioni delle autorità competenti. In tal senso sono state intensificate (4 volte al giorno) le operazioni di pulizia e disinfezione negli spazi comuni: bagni, attese, banconi di accettazione e cassa.

In particolare viene utilizzato il Virkon, specifico disinfettante (di cosiddetto “alto livello”), lasciato anche all’interno dell’ambulatorio qualora il medico ne valuti la necessità.

Nelle sale di attesa vengono distribuiti materiali informativi in merito ai comportamenti da tenere da parte degli operatori, dei pazienti e dei visitatori.

Il personale, quando non in ferie o in smartworking, è sensibilizzato a muoversi il meno possibile all’interno della struttura. È stata eliminata la promiscuità e la mobilità del personale tra i vari reparti e servizi della struttura.

Tutto il personale (medico, embriologico, infermieristico, di supporto psicologico e di segreteria) è formato sui rischi da COVID 19 e sulle pratiche di sicurezza da mettere in atto.

GESTIONE DEI PAZIENTI A DISTANZA

Nel nuovo scenario si è reso necessario ridurre il rischio di diffusione del virus limitando la circolazione delle coppie presso i luoghi di cura prevedendo, quando possibile e comunque efficace, il ricorso allo strumento del Videoconsulto.

FASI DEL PERCORSO DI PMA E PROCEDURE DI SICUREZZA

Lungo l’intero percorso di PMA la coppia viene monitorata attraverso ripetuti questionari di triage volti ad intercettare situazioni potenzialmente a rischio.
Per ogni passaggio vengono prese le opportune precauzioni, in accordo con le linee guida nazionali e internazionali.

Monitoraggio ecografico

La sonda ecografica transvaginale viene pulita con apposito disinfettante dopo ogni utilizzo. La guaina agisce come barriera. La sonda viene pulita con una sostanza che non la danneggi, dotata di effetto battericida, fungicida e virucida.

Prelievo ovocitario

Con paziente e partner asintomatici e negativi alla scheda di triage oppure con paziente e/o partner positivi alla scheda di triage ma con solo rischio espositivo e/o sintomi lievi-aspecifici, quindi con test rapido negativo, si procede ad un prelievo ovocitario standard.

Qualora la paziente e/o partner dovessero risultare “sospetti” o positivi al test rapido si sospenderà il ciclo.

In caso di inevitabile esecuzione del prelievo ovocitario, la paziente sarà avviata al “percorso paziente potenzialmente COVID-19+”.

Transfer

In caso di pazienti COVID-19 accertate o fortemente sospette (sintomi gravi), si differisce il transfer e si procede a congelamento ovocitario o embrionario con segmentazione del ciclo di PMA.

Solo in caso di negatività della paziente attestata da test diagnostico (secondo le linee guida delle autorità competenti) e partner negativo si potrà successivamente procedere al transfer.

Crioconservazione

Ad oggi non vi sono dati sulla possibilità di contaminazione crociata tra campioni infetti da SARS-COV-2 e campioni non infetti immagazzinati nello stesso contenitore. Nel caso di trattamento di pazienti potenzialmente a rischio, si crioconserva in dispositivi ad “alta sicurezza”.