Cosa è l’infertilità e quali sono le sue cause
Nelle coppie senza problemi di fertilità, il tasso di concepimento è del 20-25% per ciclo. Il 95% concepisce entro un anno. L’infertilità è definita come l’incapacità di ottenere una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti tendenti alla fecondazione, mirati e non protetti.
Oggi si stima che circa il 20% delle coppie abbia difficoltà a procreare per vie naturali. Le cause di infertilità riguardano la componente femminile nel 40% dei casi, la componente maschile nel 40% ed entrambe le componenti, risultando quindi di natura mista, nel 20%.
Da sottolineare che, negli ultimi trent’anni, l’età media al concepimento è aumentata di quasi dieci anni in ambo i sessi.
Negli uomini il numero di spermatozoi si è ridotto della metà negli ultimi cinquant’anni. Nei primi dieci anni di vita le patologie maschili più dannose per la fertilità sono il criptorchidismo, cioè la ritenzione testicolare, le orchiti e la torsione del funicolo spermatico. Nel periodo puberale, dai 10 ai 14 anni, i problemi ormonali e il varicocele, che prosegue per tutta la vita. Dai 14 ai 20 anni, le infezioni genitali e gli stili di vita alterati. Dai 20 ai 40 anni possono manifestarsi anche problemi più o meno gravi di sessualità.
Nelle donne le patologie che più danneggiano la fertilità sono, dai 10 ai 15 anni, i disturbi del comportamento alimentare, le infezioni genitali e le alterazioni ormonali. Dai 15 ai 20, i disturbi più dannosi sono le infezioni e gli alterati stili di vita, e le patologie più frequenti sono quelle legate all’ovulazione, spesso conseguenti a eccesso o difetto ponderale. Tra i 20 e i 40 anni, i disturbi ovulatori, l’ovaio politeistico, le infezioni genitali e i fibromi. Possono essere presenti anche problemi di sessualità, meno frequenti però nelle femmine che nei maschi.
Complessivamente, tra le possibili cause di infertilità si annoverano: fattore maschile, fattore ovarico, fattore tubarico, endometriosi, altre cause. In circa il 17% dei casi non è possibile riconoscere una precisa causa di infertilità (forme idiopatiche).
Fattore maschile
Il fattore maschile di sterilità è dato da una incapacità del seme maschile di fecondare l’ovocita. Questa incapacità può essere dovuta ad una alterazione delle caratteristiche degli spermatozoi (scarso numero, scarsa motilità, morfologia alterata)…
Fattore ovarico
L’infertilità femminile può dipendere da un fattore ovarico. Uno dei più comuni è l’anovulazione, vi sono poi la sindrome dell’ovaio policistico (chiamata anche micropolicistosi) e la ridotta riserva ovarica.
Fattore tubarico
Le tube hanno un ruolo di primo piano nel concepimento; basta pensare alla funzione di trasporto e nutrizione nei confronti dell’embrione. Qualunque alterazione della funzionalità tubarica costituisce causa di infertilità…
Endometriosi
L’endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, cioè di quel tessuto che ricopre internamente la cavità uterina, al di fuori della stessa. Questo tessuto può ritrovarsi localizzato in varie sedi, in particolare…
Forme idiopatiche
Rappresentano circa il 17% di tutte le cause di infertilità. La si definisce tale quando, nonostante tutte le indagini diagnostiche eseguite, non si è identificata la causa della infertilità. Le tecniche di PMA in questi casi riscuotono una percentuale…
Altre cause
Tra le più importanti le cause genetiche in cui fattori maschili e femminili contribuiscono in percentuale quasi analoga (15% e 10%) a determinare la infertilità di coppia. La ricerca si è focalizzata solo di recente sui fattori genetici…