Agopuntura e PMA

una donna rilassata durante una sessione di agopuntura

L’agopuntura è una tecnica di medicina tradizionale cinese, praticata da personale laureato in medicina e chirurgia e specializzato presso scuole riconosciute dal Ministero della Salute.

Consiste nella infissione cutanea di sottilissimi aghi sterili e monouso, da tenere in sede 20-30 minuti. È pressoché indolore e può comportare solo lievi e transitori effetti collaterali.

Aiuta a ripristinare l’equilibrio generale dell’organismo e può essere un valido supporto alle tecniche di procreazione assistita.

In particolare:

  • aumenta il flusso sanguigno e il trofismo uterino;
  • regola l’ovulazione, migliorando la quantità e la qualità degli ovociti;
  • regola l’assetto ormonale femminile;
  • riduce l’ansia e lo stress;
  • diminuisce gli effetti collaterali della terapia farmacologica (gonfiore, irritabilità);
  • facilita l’impianto e lo sviluppo dell’embrione;
  • migliora la qualità e la quantità degli spermatozoi.

In sintesi può aumentare le probabilità di portare a termine la gravidanza con successo.

Nel primo colloquio col medico agopuntore viene raccolta una anamnesi energetica in base alla quale si stabilisce un percorso terapeutico, che consiste in 5-15 sedute per la donna e 5-10 sedute per l’uomo.

In genere la donna si sottopone a due sedute al mese nei due-tre mesi che precedono la stimolazione farmacologica, una seduta settimanale durante la stimolazione farmacologica, due sedute il giorno del trasferimento dell’embrione (una subito prima e una subito dopo), proseguendo con alcune sedute settimanali fino all’esito del test di gravidanza.

Nell’uomo si fa un trattamento di alcune sedute settimanali prima della raccolta dello sperma.

Il protocollo può essere modificato e personalizzato in relazione alle esigenze della coppia.