Social Freezing
La società attuale porta le donne a ritardare la ricerca di una gravidanza, sia per motivi personali che professionali.
L’età biologica in cui una donna ha maggiori possibilità di ottenere una gravidanza è dai 20 ai 35 anni, ma la tendenza attuale è di avere il primo figlio più tardi.
Diminuzione della fertilità
Con il passare del tempo la fertilità di una donna si riduce in maniera considerevole e, a causa della riduzione fisiologica della riserva ovarica e della qualità ovocitaria, non solo è più difficile ottenere una gravidanza, ma una volta ottenuta ci sono meno possibilità che nasca un bambino sano.
Incidenza di aneuploidie legate all’età materna
Anche la qualità degli ovociti si riduce con il passare del tempo. Ciò porta ad una maggiore possibilità di generare, una volta che l’ovocita è stato fecondato, ad un embrione con aneuploidie, ovvero alterazione del numero dei cromosomi dello stesso.
Congelando gli ovuli nel momento più fertile, evitiamo questi problemi, preservando la fertilità per un trattamento futuro di Procreazione Assistita, per il quale si potrà disporre di ovuli di buona qualità, ottenere una gravidanza e dare alla luce un figlio sano.
In quali casi è indicata
- Per preservare la fertilità
– Donne che vogliono salvaguardare la propria possibilità di maternità per ragioni personali o professionali
– Donne a cui è stata diagnosticato un tumore e vogliono preservare la possibilità di una gravidanza futura. La chemioterapia e la radioterapia producono danni irreversibili negli ovuli, per questo la congelazione rappresenta una scelta determinante per poter avere un figlio una volta superata la malattia
– Donne a cui è stata diagnostica l’endometriosi di grado III-IV e che non hanno un’immediata volontà di avere una gravidanza
– Donne con bassa riserva ovarica che con più cicli di stimolazione possono accumulare il numero idoneo per avere la possibilità di gravidanza - Per altre ragioni mediche (prima di una isterectomia, per esempio)
- Per ragioni etico-morali nel caso in cui non si desideri crioconservare embrioni ottenuti in un percorso di FIVET-ICSI
Processo
Fase 1: STUDIO E PREPARAZIONE DELLA COPPIA
Ogni donna è unica, per questo, il percorso al Centro Florence è personalizzato. Il proposito è ascoltare le esigenze delle donne ed aiutarle nella programmazione di una gravidanza futura in base alla situazione specifica di ognuna di loro. Si valuta la riserva ovarica, l’assetto genetico e il rischio di trasmettere malattie genetiche recessive ed ulteriori valutazioni specialistiche a seconda della storia clinica di ciascuna donna.
Fase 2: STIMOLAZIONE OVARICA
Per ampliare al massimo le possibilità di gravidanza, abbiamo bisogno di ottenere più di un ovocita (“ovulo”), che è quello che matura ogni mese nell’ ovaio della donna.
La stimolazione ha appunto lo scopo di far maturare contemporaneamente più ovociti ed ha in media una durata compresa tra i 10 e i 14 giorni. Durante questo intervallo di tempo si eseguono delle ecografie e dei dosaggi dei livelli di estradiolo nel sangue per valutare come sta progredendo la stimolazione e se è necessario modificare le dosi dei farmaci somministrati. Questi controlli possono realizzarsi in qualsiasi momento della giornata e si possono adeguare agli orari lavorativi dei pazienti.
Fase 3a : PRELIEVO DEGLI OVOCITI
Quando la maggior parte dei follicoli osservati durante i monitoraggi avrà raggiunto un diametro compreso tra i 18-22 mm, si potrà pro cedere con la programmazione del prelievo ovocitario. La maturazione ovocitaria verrà indotta farmacologicamente tramite un’ultima iniezione sottocutanea eseguire 36 ore prima del pick up ovocitario.
Il prelievo ovocitario è un piccolo intervento ginecologico eseguito in sedazione profonda e in regime di day ambulatoriale ed ecoguidato per via transvaginale. Il processo ha una durata di soli 15 minuti, e non richiede nessun intervento chirurgico o ricovero ospedaliero né punti di sutura o anestesia generale.
Fase 3 : VITRIFICAZIONE DEGLI OVOCITI
Lo stesso giorno del pick up ovocitario il biologo procede alla vitrificazione dgli ovociti maturi (Metafase II) recuperati.
Il principale vantaggio della vitrificazione di ovociti rispetto alla tecnica di congelamento tradizionale (Slow-freezing) è che non si formano cristalli di ghiaccio che possono danneggiare l’ovocita e che il 97% circa sopravvive al processo di desvitrificazione, dando gli stessi risultati clinici che si ottengono con ovociti freschi.
Gli ovociti vitrificati possono rimanere crioconservati a tempo indeterminato, mantenendo così intatto il proprio potenziale riproduttivo dell’età della donna al momento della vitrificazione. Inoltre, dopo un percorso di Social Freezing la fertilità della donna non verrà ridotta dal fatto di aver fatto un ciclo di stimolazione per ovociti vitrificati.