Nuovo Studio: un farmaco molto semplice da utilizzare
potrebbe rivoluzionare il modo in cui i medici trattano alcune
malattie ginecologiche, tra cui i fibromi uterini e l’endometriosi.
Una media mondiale stima che circa tre quarti delle donne hanno a che fare con il fibroma uterino prima di raggiungere l’età di 50 anni.
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Il fibroma uterino si manifesta in una serie di sintomi spesso debilitanti tra cui l’eccessivo sanguinamento mestruale. Questo ed altri sintomi sono spesso il motivo più comune per cui le donne si sottopongono a isterectomia.
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Nel corso del tempo la scienza non è riuscita a trovare trattamenti efficaci: la maggior parte delle terapie si limita a mascherarne i sintomi o sono di difficile tolleranza per le pazienti.
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Come riportato recentemente sulla rivista The Lancet, un team di ricercatori ha scoperto che il linzagolix (nome commerciale Yselty) – un farmaco orale che ostacola la produzione di estrogeni – sembra essere un trattamento efficace e personalizzabile per il trattamento del fibroma uterino. Il trattamento non si limita a risolvere il problema dei sintomi, ma affronta anche il problema di fondo, riducendo i fibromi stessi.
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Nessun trattamento finora utilizzato per la cura del fibroma uterino è qualcosa che vorrei che le mie pazienti assumessero per un periodo di tempo prolungato, poiché non trattano la causa alla base del problema – afferma Hugh Taylor, professore di ostetricia, ginecologia e scienze riproduttive e professore di biologia molecolare, cellulare e dello sviluppo all’Università di Yale – Quello di cui stiamo parlando, invece, è una classe di farmaci estremamente ben tollerata che sembra poter controllare la crescita dei fibromi. Non abbiamo mai avuto a disposizione nulla di simile prima d’ora.
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Contrastare l’effetto del fibroma uterino nella vita di tutti i giorni
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L’impatto del fibroma uterino può essere devastante per la paziente. Un’emorragia abbondante e prolungata può sconvolgere in modo significativo la vita di una persona: le pazienti possono avere bisogno di un numero eccessivo di assorbenti o tamponi, preoccuparsi di sanguinare e macchiare gli indumenti, o doversi svegliare durante la notte per cambiare gli assorbenti. Inoltre, una forte perdita di sangue può provocare anemia e affaticamento.
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Questi sintomi possono anche impedire di dormire bene, di essere socialmente attivi e possono persino influire sulle prestazioni lavorative, nel lungo corso.
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Quando i fibromi si ingrossano, possono iniziare a esercitare una pressione su altri organi, provocando una serie di sintomi spiacevoli tra cui diarrea, stitichezza e minzione frequente. Il fibroma uterino, in certi casi, può anche risultare fattore di infertilità e aumentare il rischio di aborto.
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La maggior parte dei farmaci comunemente usati per la cura del fibroma uterino, compresa la pillola anticoncezionale, non è sufficiente per il suo trattamento ma si limitano ad alleggerire o interrompere le mestruazioni. Inoltre, i farmaci più aggressivi, sebbene trattino il problema alla radice, risultano particolarmente eccessivi.
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Ci sono farmaci che portano le pazienti in uno stato di menopausa sovrastimolando inizialmente i recettori ormonali, che alla fine vengono disattivati e bloccano completamente la produzione di estrogeni. Sebbene il trattamento sia in grado di risolvere il problema dei fibromi, può inizialmente esacerbarne i sintomi e causare gravi effetti collaterali. Nei casi più estremi, le pazienti possono addirittura decidere di sottoporsi ad isterectomia.
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Risultati promettenti
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Il medicinale di cui parliamo è un farmaco orale che agisce in modo simile a quelli che vengono utilizzati normalmente, ostacolando la produzione ormonale. Tuttavia, a differenza delle attuali soluzioni, agisce bloccando direttamente i recettori invece di sovrastimolarli. Il farmaco permette anche di adattare la quantità di estrogeni bloccati per soddisfare al meglio le esigenze di ogni singola paziente, così allontanando notevolmente il rischio di doverla accompagnare verso la menopausa completa.
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Il nuovo farmaco può causare sintomi i della menopausa, come le vampate di calore. La terapia ormonale aggiuntiva può essere un’opzione efficace per attenuare questi sintomi. Per alcune pazienti, tuttavia, tra cui quelle affette da obesità, ipertensione o diabete, questa terapia presenta dei rischi e potrebbe non essere un’opzione adatta.
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Per testare l’efficacia del farmaco, i ricercatori hanno condotto due ampi studi clinici prospettici, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo. Gli studi hanno visto coinvolte pazienti che soffrivano di forti emorragie e che sono state selezionate a caso per ricevere un placebo o una delle diverse dosi del farmaco: 100 mg da soli, 100 mg con terapia aggiuntiva, 200 mg da soli o 200 mg con terapia aggiuntiva.
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I ricercatori hanno seguito le pazienti e monitorato i loro sintomi per un anno. La terapia è stata considerata efficace quando ha dimezzato i livelli di emorragia nella paziente o se l’emorragia è rimasta in un range considerato normale.
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Le pazienti di tutti e quattro i gruppi di trattamento (escluse ovviamente quelle alle quali è stato somministrato un placebo) hanno registrato una riduzione significativa del sanguinamento mestruale. Il gruppo dei 200 mg con terapia aggiuntiva ha funzionato con “un’efficacia sorprendente”, afferma il Dott. Taylor: gli studi clinici hanno mostrato un tasso di risposta medio del 75,5%. Anche le dose inferiori del farmaco ha mostrato risultati promettenti.
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L’aspetto interessante e unico degli studi che abbiamo effettuato, è che abbiamo utilizzato con efficacia una dose bassa con o senza ormoni – afferma sempre il Dott. Taylor – Questo risultato rappresenta un’ottima opzione anche per le pazienti che vivono gravi sintomi di menopausa con una dose elevata o che hanno un problema medico per cui non possono tollerare una terapia ormonale aggiuntiva.
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Curare il fibroma uterino
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Il Linzagolix è un farmaco tra i tanti di questa nuova classe di farmaci in fase di sviluppo per il trattamento di malattie ginecologiche comuni.
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Il Linzagolix è un medicinale che è stato approvato in Europa: il gruppo di ricercatori coinvolti nello studio afferma che farmaci di questa classe cambieranno radicalmente il modo in cui i medici trattano i fibromi. La speranza è che il Linzagolix porti a una riduzione delle isterectomie future, una volta disponibile al pubblico per la cura del fibroma uterino.
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Uno degli scopi principali dell’utilizzo di questo farmaco è quello di ridurre la necessità di isterectomia: è molto importante per le pazienti che non vogliono sottoporsi a un intervento chirurgico importante, soprattutto per le persone più giovani che potrebbero voler preservare la possibilità di avere figli in futuro”.
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