(Dr.ssa Mariangela Pepe – Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia)

La stimolazione ovarica è uno dei cardini del trattamento di fecondazione in vitro.

Con l’utilizzo di specifici farmaci è possibile ottenere una risposta ovarica potenziata rispetto a quanto avverrebbe fisiologicamente.

Questo ci permette di recuperare più ovociti da una donna durante un solo ciclo, da impiegare nei trattamenti di fecondazione in vitro.

Come sappiamo ogni donna è diversa, per età e storia clinica, e può rispondere diversamente ai farmaci utilizzati per la stimolazione stessa.

Esistono dunque dei predittori di tale risposta?

Un alto numero di studi ha dimostrato l’utilità dell’ecografia pelvica transvaginale nel management pre-stimolazione. L’ecografia ha come scopo la conta dei follicoli antrali in entrambe le ovaie, ovvero di quei follicoli delle dimensioni comprese tra i 2 e i 10 mm di diametro.

Parimenti la valutazione del valore dell’ormone anti-mulleriano (AMH) si è rivelata affidabile per predire la risposta ovarica. L’AMH è un ormone prodotto dalle cellule dell’ovaio ed è dosabile nel sangue, dunque il suo valore si può ottenere con un semplice prelievo ematico.

Altri studi hanno messo in evidenza invece che il dosaggio di altri tipi di ormoni come l’FSH, l’estradiolo, l’inibina B, singolarmente non rappresentano dei predittori di risposta ovarica. Essi possono comunque essere impiegati, insieme ad altri, per meglio definire in toto il quadro ormonale della paziente.

Anche l’età della donna ed il suo BMI (Body Mass Index) da soli non sono predittivi di una migliore o peggiore risposta ovarica pur rappresentando dati anamnestici fondamentali.

In conclusione, sulla base dei dati disponibili, la conta ecografica dei follicoli antrali ed il valore di AMH si dimostrano affidabili nella previsione della risposta, alta o bassa, alla stimolazione ovarica, mentre l’FSH e l’inibina B sono ormoni con affidabilità intermedia. L’estradiolo basale, l’età ed il BMI sono principalmente stati studiati per predire l’iperstimolazione ovarica (eccessiva risposta da parte delle ovaie) ma non sono risultati dei buoni predittori.

Fonte: ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embryology) – Guideline on Ovarian Stimulation for IVF/ICSI