La qualità del liquido seminale maschile è influenzata dalla dieta e gli effetti del passaggio ad una corretta alimentazione si manifestano rapidamente.

Questa è la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Linköping su un gruppo di soggetti giovani e esenti da patologie importanti, che sono stati alimentati con una dieta ricca di zuccheri. Lo studio, che è stato pubblicato su PLOS Biology, fornisce nuove conoscenze sulla funzione degli spermatozoi e può contribuire a lungo termine a nuovi metodi diagnostici per misurare la qualità dello sperma.

Attraverso lo studio di cui stiamo parlando, i ricercatori hanno potuto rilevare che la dieta influenza la motilità degli spermatozoi, collegando i cambiamenti a specifiche molecole in essi contenuti. Il fattore più interessante emerso dallo studio è quello relativo ai rapidi effetti rapidi che si notano anche soltanto dopo una o due settimane.

La qualità dello liquido seminale  maschile può essere danneggiata da diversi fattori ambientali e di stile di vita tra i quali l’obesità e le malattie correlate come il diabete di tipo 2, già dimostrati elementi di rischio per la scarsa qualità dello sperma.

Il gruppo di ricerca che ha realizzato il nuovo studio si è concentrato prevalentemente sui fenomeni epigenetici che incidono sul cambiamento delle proprietà fisiche delle persone anche quando il materiale genetico – la sequenza del DNA – non viene modificato. In alcuni casi questi cambiamenti dovuti a stile e ambiente di vita, possono portare al trasferimento di proprietà da un genitore al figlio, attraverso il liquido seminale maschile o l’ovulo femminile.

Lo stesso team di ricerca, in un periodo precedente, si era concentrato su un altro studio grazie al quale avevano dimostrato che i maschi di moscerini della frutta che avevano consumato zucchero in eccesso poco prima dell’accoppiamento, producevano più spesso prole in sovrappeso. Studi simili simili realizzati da altri team di ricerca hanno invece evidenziato come piccoli frammenti di RNA – conosciuti come tsRNA – svolgono un ruolo in questi fenomeni che si trasferiscono poi alla generazione successiva. Questi frammenti di RNA sono presenti in quantità insolitamente alte nello sperma di molte specie, tra cui gli esseri umani, i moscerini della frutta e i topi: gli scienziati hanno ipotizzato che i frammenti di RNA nello sperma possono essere coinvolti in fenomeni epigenetici di mutazione dei comportamenti, ma è troppo presto per dire se questo è il caso negli esseri umani.

Una corretta alimentazione

I 15 soggetti giovani, non fumatori, che hanno partecipato allo studio, sono stati oggetto di una sperimentazione su diverse tipologie di dieta alimentare per due settimane. La dieta scelta dai ricercatori si basava su raccomandazioni classiche per una corretta alimentazione con una sola eccezione: durante la seconda settimana i ricercatori hanno aggiunto, ogni giorno, zucchero in una quantità corrispondente a circa 3,5 litri di bevande gassate. La qualità dello sperma e altri indicatori della salute dei partecipanti sono stati studiati all’inizio dello studio, dopo la prima settimana (durante la quale hanno mangiato una dieta sana), e dopo la seconda settimana (quando i partecipanti avevano consumato grandi quantità di zucchero).

All’inizio dello studio, un terzo dei partecipanti aveva una bassa motilità spermatica. La motilità è uno dei diversi fattori che influenzano la qualità dello sperma e la frazione di persone con bassa motilità spermatica nello studio corrispondeva a quella della popolazione generale. I ricercatori sono stati sorpresi di scoprire che la motilità spermatica di tutti i partecipanti si è normalizzata durante lo studio.

I risultati emersi dallo studio dimostrano che la motilità degli spermatozoi può modificarsi in un breve periodo di tempo e sembra essere strettamente legata alla dieta. Questa evidenza può avere importanti implicazioni cliniche, anche se quello che non è ancora chiaro è se sia stato lo zucchero ad abbassare i livelli qualitativi del seme, o la dieta di base più sana che invece ha un effetto positivo. Il dato più significativo, ad ogni modo, rimane quello che ci dice che al mutare di una dieta verso una più corretta alimentazione, la qualità del seme maschile ottiene molto rapidamente effetti positivi.

I ricercatori hanno anche scoperto che i piccoli frammenti di RNA che sono legati alla motilità dello sperma, sono cambiati con il mutare delle condizioni alimentari alle quali erano sottoposti gli uomini coinvolti. L’idea del team di ricerca, adesso, è quello di ampliare lo studio indagando sull’esistenza di un legame tra la fertilità maschile e i frammenti di RNA negli spermatozoi. Questo ulteriore campo di ricerca potrebbe indicarci se il codice RNA può essere utilizzato per nuovi metodi diagnostici, come misurare la qualità dello sperma durante la fecondazione in vitro.